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Cinque mostre da vedere a Firenze dal 29 novembre al 5 dicembre

Spighe di grano e papaveri di Kano Shigenobu
Fonte: ufficio stampa della mostra - Kano Shigenobu, Spighe di grano e papaveri - Prima metà del XVII secolo (periodo Edo) - Paravento a sei ante Inchiostro, colore e foglia d’oro su carta, cm 151,5 x 363 - Tokyo, Idemitsu bijutsukan (Museo d’Arte Idemitsu)

Con la fine di novembre le giornate sono sempre più corte e il freddo comincia a farsi sentire. Il cielo grigio di questi giorni non promette niente di buono. Perché dunque non approfittarne per vedere le tante mostre in corso a Firenze?

Ad aiutarvi a scegliere quelle da non perdere ci pensa lo #spiegonemostre, da oggi online ogni mercoledì, con cinque proposte per tutti i gusti: dalla raffinata pittura rinascimentale su carta giapponese alla fragile arte vitrea del mondo antico, dalle utopie radicali degli anni Sessanta e Settanta del Novecento alle video istallazioni contemporanee, senza dimenticare il collezionismo mediceo.

Mostra agli Uffizi

Prima nel suo genere in Europa, la mostra Il Rinascimento giapponese. La natura nei dipinti su paravento dal XV al XVII secolo espone nell’Aula Magliabechiana degli Uffizi trentanove eleganti esempi di arte giapponese su carta. Delicate pitture di paesaggio e natura, molte delle quali considerate tesori nazionali e importanti proprietà intellettuali del Giappone, proposte nel classico formato del paravento pieghevole (byōbu) e delle porte scorrevoli (fusumae). Esempi sopravvissuti e raramente visibili del periodo d’oro della produzione artistica orientale, tra l’epoca Muromachi e l’inizio di quella Edo (XV-XVII secolo). Data la delicatezza del supporto, sono esposte in tre rotazioni di tredici alla volta. Tra i grandi nomi presenti in questa seconda turnazione Hasegawa Tohaku, la Scuola di Sotatsu e la Scuola Kano, rappresentanti dei diversi ideali estetici che sono ancora oggi riconoscibili nel paese.

Il Rinascimento giapponese. La natura nei dipinti su paravento dal XV al XVII secolo

Gallerie degli Uffizi – Aula Magliabechiana

3 ottobre 2017 – 7 gennaio 2018

Per ulteriori informazioni: www.uffizi.it

Mostra a Palazzo Pitti

Per gli appassionati di arte e collezionismo non possiamo non consigliare Leopoldo de’ Medici principe dei collezionisti, in corso a Palazzo Pitti presso il Tesoro dei Granduchi. Pensata in occasione del quarto centenario della nascita del cardinale (1617-1675), l’esposizione riunisce raffinati ed eccellenti esempi di sculture antiche e moderne, oggetti d’arte orientale, pitture, strumenti scientifici e mirabilia. Tra questi il poco noto quanto originale quadro di “Leopoldo de’ Medici bambino a cavallo”, dipinto da Giusto Suttermans e conservato nel Castello di Konopiště in Boemia, la “Maschera litica da Teotihuacan” (Messico), realizzata in travertinite nel IV-VI sec. d.C., e il “Fallo con zampe leonine”, scolpito nel I-II secolo d.C. da un blocco di marmo di quasi un metro e mezzo. Il tutto nella splendida cornice delle sale affrescate dell’appartamento d’estate della famiglia Medici.

Leopoldo de’ Medici principe dei collezionisti

Palazzo Pitti, Tesoro dei Granduchi

7 novembre 2017 – 28 gennaio 2018

Per ulteriori informazioni: www.uffizi.it

Mostra alla Strozzina

Dal Seicento al Novecento con Utopie Radicali. Oltre l’architettura: Firenze 1966-1976, in corso alla Strozzina. Oggetti di design, mobili, gioielli e tessuti, ma anche musica, fotomontaggi, editoria e pubblicistica per ricordare la straordinaria stagione creativa del movimento radicale fiorentino degli anni Sessanta e Settanta. In mostra sarà possibile ammirare anche le opere visionarie di artisti e gruppi quali Archizoom, Remo Buti, 9999, Gianni Pettena, Superstudio, UFO e Zziggurat. Una generazione inizialmente legata alla facoltà di architettura di Firenze, ma che riuscì ad affermarsi anche a livello internazionale grazie a una nuova visione della disciplina architettonica, pensata come connubio tra le più avanzate tecnologie e una visione che univa all’arte uno sguardo dissacrante e ironico sulla società borghese contemporanea.

Utopie Radicali. Oltre l’architettura: Firenze 1966-1976

Firenze, Palazzo Strozzi, Strozzina

20 ottobre 2017 – 21 gennaio 2018

Per maggiori informazioni: www.palazzostrozzi.org

Mostra al Museo Novecento

Il titolo è indicativo perché il Museo Novecento è solo uno dei tanti posti che ospitano la personale di Adrian Paci. Di queste luci si servirà la notte. Se siete fan dell’artista albanese, dall’11 novembre 2017 all’11 febbraio 2018 potrete ammirare una selezione delle sue opere pittoriche, video e fotografiche dedicate ai temi della migrazione, dell’identità e del flusso. Prima tappa il Museo Novecento dove viene proposta anche una video-istallazione inedita appositamente realizzata sull’Arno. Potete poi recarvi a Le Murate. Progetti Arte Contemporanea, alla Fornace Cioni Alderighi di Montelupo Fiorentino, dove è ospitata la video istallazione The Encounter (2011), e all’Ex Fabbrica Tappeti San Francesco di Pelago, che accoglie un’altra video istallazione: One and Twenty-Four Chairs (2013).

Adrian Paci. Di queste luci si servirà la notte

Museo Novecento, Firenze

Le Murate. Progetti Arte Contemporanea, Firenze

Ex fabbrica tappeti San Francesco, Pelago

Fornace Cioni Alderighi, Montelupo Fiorentino

11 novembre 2017 – 11 febbraio 2018

Per maggiori informazioni: www.musefirenze.it/mostre/adrian-paci

Mostra al Museo Archeologico Nazionale

Per gli amanti dell’antico d’obbligo una tappa al Museo Archeologico Nazionale dove è in corso Pretiosa vitrea. L’arte vetraria antica nei musei e nelle collezioni private della Toscana. La mostra, che nel titolo si ispira a un passo del celebre “Satyricon” di Petronio, offre un percorso alla scoperta dell’antica arte della lavorazione del vetro e delle infinite forme, colori e riflessi dei vasi antichi. L’esposizione, che valorizza anche alcuni eccezionali contesti di scavo, significativi per la quantità e la qualità dei vetri rinvenuti, prende le mosse dall’Egitto faraonico con una selezione di intarsi, collane e unguentari databili dal II millennio a.C. Ripercorre poi la diffusione dell’arte vitrea nel mondo etrusco, greco e romano con preziosi esempi come il vetro cameo di Torrita di Siena o la chrisografia di Arezzo.

Pretiosa vitreaL’arte vetraria antica nei musei e nelle collezioni private della Toscana

Museo Archeologico Nazionale

17 ottobre 2017 – 29 gennaio 2018

Per maggiori informazioni: 055 23575

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