La scorsa stagione, dopo anni bui e privi di soddisfazioni, i tifosi gigliati sono tornati nuovamente a sognare. E il ritorno in Europa, seppur dalla porta secondaria della Conference League, è stato accolto con grande entusiasmo dal pubblico fiorentino. Un risultato, oltretutto, colto meritatamente, esibendo un gioco armonioso e spettacolare. In poche e semplici parole, la Viola ha vinto e convinto: soddisfazione massima per qualsiasi tifoso di una squadra calcistica.
L’artefice di tutto ciò, inutile negarlo, è stato Vincenzo Italiano, che alla prima panchina “importante” della carriera, dopo i convincenti risultati ottenuti a Trapani, prima, e Spezia, poi (supportati anche in quei casi da un’ottima e bella organizzazione di gioco), si è confermato in quel di Firenze. Possiamo affermare, senza alcun timore di smentita, che l’ex centrocampista del Verona è stato il primo allenatore convincente dell’era Commisso.
Fiorentina ad inizio stagione: per i bookmakers era una pericolosa mina vagante nelle zone europee
Le aspettative per la stagione in corso, quindi, erano quelle di poter confermare gli ottimi risultati della scorsa annata. Guardando anche alle quote di inizio di inizio stagione promulgate dai principali bookmakers nostrani che offrono la possibilità di effettuare pronostici calcio gratis, non era da escludere che la Fiorentina potesse addirittura ambire al ruolo di guastafeste nella lotta per la Champions League, pur nella consapevolezza che, rose alla mano, almeno sei compagini italiane erano qualitativamente superiori.
D’altro canto, in più di una circostanza il campo ha consentito a squadre potenzialmente inferiori di ottenere una posizione in classifica migliore rispetto ad altre di rango più elevato. E visto quanto esibito ed ottenuto la scorsa annata, puntare ad un ruolo di mina vagante a ridosso tra la zona Champions e la zona Europa League era il sogno, neanche troppo velato, di un numero cospicuo di tifosi viola.
Inesperienza al doppio impegno, fattore che ha inciso nel rendimento in campionato della Viola
Ma così, purtroppo, non è stato. Nonostante la rosa sia stata significativamente migliorata a livello numerico e qualitativo, la squadra, complice anche l’inserimento difficoltoso di alcuni nuovi elementi, non ha sin qui replicato gli ottimi risultati della scorsa stagione. Talvolta, ad onor del vero, la Fiorentina ha perso punti in modo demeritato, come nel caso, piuttosto esemplificativo, della sconfitta interna patita contro l’Inter. La squadra però, nel suo complesso, non è parsa brillante come la passata stagione.
Oltre all’innesto di alcuni nuovi elementi, nel rendimento poco soddisfacente ha pesato significativamente anche la partecipazione alle coppe europee, quel doppio impegno gravoso, a livello di dispendio di energie psico-fisiche, al quale molti elementi della rosa attuale non erano preparati al pari dello stesso tecnico ex Spezia, che non ha fatto mistero di essere stato in qualche modo “ostacolato” nel suo lavoro da questi impegni ravvicinati, resi ancor più fitti in questa stagione per la disputa del Mondiale nel mese di novembre. Inesperienza, probabilmente, è la parola più adatta.
I piccoli passi falsi commessi dall’ottimo tecnico viola
D’altro canto, Vincenzo Italiano è un tecnico giovane, in rampa di lancio, sulle cui qualità nessuno discute. E questa prima di stagione, con ogni probabilità, lo avrà forgiato per il futuro, quando, si spera, compirà altre annate di “doppi impegni” in seno alla panchina viola. Va detto, in un girone certamente non trascendentale, che l’obiettivo del passaggio del turno in Conference League è stato traguardato, nonostante qualche prestazione al di sotto delle aspettative (specie nel girone d’andata).
In campionato, tuttavia, ci si attendevano risultati migliori. E Italiano, nonostante disponga di qualche validissima scusante come quelle sin qui citate (sfortuna, nuovi innesti e inesperienza al “doppio impegno”), in un frangente di questa prima parte di stagione ha commesso qualche passo falso, effettuando, talvolta, un eccessivo turnover che ha tolto certezze ad alcuni elementi della rosa.
Coppa Italia e Conference League per riscattare una stagione apparentemente compromessa in campionato
A tutto, però, c’è rimedio. Se è fuor di dubbio che la rincorsa ad un piazzamento europeo in campionato sia alquanto complessa, è altrettanto innegabile che la Fiorentina, senza tralasciare di recuperare posizioni in Serie A (gennaio sarà un mese di vitale importanza per la Viola), può farsi largo in due importanti manifestazioni: Coppa Italia e Conference League.
La vittoria della seconda manifestazione calcistica nazionale, ad esempio, verrebbe accolta con giubilo da una piazza a secco di trofei da oltre vent’anni. Oltre a garantire l’accesso a quell’Europa League che, oggi, sembra difficilmente ottenibile tramite il campionato italiano.