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Ricordo di un grande maestro: Franco Zeffirelli

La notizia della morte di Franco Zeffirelli è arrivata a Firenze nella tarda mattinata lasciando la città attonita. Nonostante i suoi 96 anni e una lunga malattia, la sua grinta e la sua determinazione sembravano inesauribili. E per chi ha avuto modo di conoscerlo e di vederlo lavorare è difficile credere che la sua vena creativa si sia definitivamente spenta.

Tra i primi a ricordare il maestro il sindaco Dario Nardella, che in un tweet ha espresso la vicinanza alla famiglia: «Non avrei mai voluto che arrivasse questo giorno. Franco Zeffirelli se ne è andato questa mattina. Uno dei più grandi uomini della cultura mondiale». A cui hanno fatto eco Matteo Renzi, «è stato un onore incontrarti», il Teatro del Maggio e la Pergola, dove Zeffirelli ha lavorato a lungo.

Per una breve biografia

Difficile riassumere una carriera lunga e costellata di successi come quella di Zeffirelli, con moltissimi riconoscimenti tra cui cinque Premi Donatello, due Nastri d’argento e due candidature personali all’Oscar.

Tra le sue più forti passioni quella per Shakespeare e per l’Opera, nata anche dall’incontro con Luchino Visconti, di cui fu assistente per più di dieci anni. Sulla scia di questa esperienza il maestro realizzò nel 1951 la sua prima regia, ben presto seguita da importanti produzioni teatrali: “Romeo e Giulietta” con John Stride, Judi Dench e Alec Mc Cowen; “Sabato, Domenica, Lunedi” con Joan Plowright e Laurence Olivier; “Otello” con John Gielgud e Peggy Ashcroft a Stratford-upon-Avon; “La Signora delle camelie” con Susan Strasberg a Broadway; “Lorenzaccio” alla Comédie Francaise.

Nel cinema il suo nome è legato a grandi successi internazionali come “La Bisbetica Domata” (1966) con Elizabeth Taylor e Richard Burton; “Romeo e Giulietta” (1969) con Leonard Whiting e Olivia Hussey, per il quale ottenne la nomination all’Oscar quale miglior regista; “Fratello Sole Sorella Luna” (1971) con Alec Guinness e Graham Faulkner; “Il Campione” (1980) con John Voight e Faye Dunaway; “Amore senza fine” (1981) con Brooke Shields e Martin Hewitt; “Jane Eyre” (1994) con Charlotte Gainsburg, William Hurt, Joan Plowright, Geraldine Chaplin e Maria Schneider; “Tè con Mussolini” (1995) con Judy Dench e Joan Plowright; e il suo ultimo film, “Callas Forever” (2002), con Funny Ardant e Jeremy Irons .

Per la televisione ricordiamo “Gesù di Nazareth” (1976/1977) e i tanti documentari, tra cui “Per Firenze” con Richard Burton realizzato all’indomani della tragica alluvione  del 1966; “Mundial ‘90” sulla storia del Calcio Fiorentino nel 1990; “Toscana” nel 1991 e “Omaggio a Roma” nel 2009.

Innumerevoli, infine, le produzioni operistiche nei maggiori teatri del mondo con la partecipazione di eccelsi artisti come Maria Callas, Placido Domingo, Luciano Pavarotti, Herbert Von Karajan, Leonard Bernstein, Carlos Kleiber solo per citarne alcuni.

Zeffirelli e Firenze

Nato a Firenze il 12 febbraio 1923, Zeffirelli ha mantenuto un forte legame con la sua città. Da qui la decisione, nel 2008, di lasciare ai propri concittadini il suo archivio di lavoro, con tutto il materiale raccolto per gli spettacoli di lirica, di teatro e di cinema nell’arco di sessant’anni.

Ci sono voluti quasi dieci anni, ma il 1° ottobre 2017 è stato inaugurato il Centro per arti dello spettacolo – Fondazione Franco Zeffirelli onlus con sede nel complesso monumentale di San Firenze, proprio dietro Palazzo Vecchio. Non solo un omaggio alla sua memoria, ma anche un vivace centro culturale che organizza laboratori, incontri, mostre e seminari di approfondimento.

I funerali

Il feretro sarà esposto domani, lunedì 17 giugno, dalle 11 alle 23 nella camera ardente allestita nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, a Firenze.

Le esequie si svolgeranno martedì 18 giugno alle ore 11 nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore, a Firenze. La cerimonia funebre sarà officiata dall’Arcivescovo di Firenze, Cardinale Giuseppe Betori. Prenderà parte al rito anche la Cappella Musicale della Cattedrale di Firenze diretta da Michele Manganelli.

Il Maestro riposerà nella cappella di famiglia del cimitero fiorentino delle Porte Sante, a San Miniato al Monte.

 

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