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Musei scientifici a Firenze: da Galileo a Leonardo, dal Planetario a La Specola

musei scientifici a firenze
Fonte: Pixabay.

La scienza ti ha sempre incuriosito sin dai tempi della scuola? Firenze non è solo una città d’arte, con gallerie piene di quadri e sculture. Ma anche città di scienza con musei scientifici, adatti a grandi e piccini, per chi è affascinato da zoologia, astronomia, matematica e molto altro. Ora che in zona gialla i musei sono di nuovo aperti perché non approfittarne?

Museo Galileo

Piazza dei Giudici 1, tel. 055 265311.
Raccoglie più di mille antichi strumenti scientifici, da quelli per la navigazione a quelli topografico-militari, dai termometri dell’Accademia del Cimento alle prime macchine produttrici di elettricità. Da non perdere l’ampia collezione di apparecchi usati dagli astronomi per osservare il cielo, tra cui il cannocchiale con cui Galileo vide i satelliti di Giove, e la più grande sfera armillare del mondo, costruita da Antonio Santucci nel XVI secolo.
Aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.00. Biglietto intero € 10, ridotto € 6.

Planetario

Via Giuseppe Giusti 29, tel. 055 2343723.
Un luogo “magico” per gli appassionati di astronomia. Grazie al Planetario Digistar Lite è possibile muoversi nel tempo, selezionare una stella o una costellazione, esplorare gli “oggetti del cielo”. Inoltre la mappa 3D dell’Universo permette di navigare tra nebulose e galassie come fossimo su un’astronave.
Aperto per le scuole da lunedì a venerdì (9.00 – 14.30), per privati la domenica (15.00 e 16.15) su prenotazione.

Museo Leonardo da Vinci

Via dei Servi 66/r, tel. 055 282966.
Nella Sala Principale più di quaranta macchine (volanti, da guerra, di ingegneria civile, ecc.), a grandezza naturale, costruite seguendo i disegni di Leonardo, mentre nella Sala Anatomica sono proiettati video mapping di studi anatomici.
Aperto dal 1 novembre al 31 marzo dalle ore 10.00 alle 18.00, dal 1 aprile al 31 ottobre dalle ore 10.00 alle 19.00. Biglietto intero € 7, ridotto € 5.

Il Giardino di Archimede

Via San Bartolo a Cintoia 19/a, tel. 055 7879594.
Interattivo e divertente, è il primo museo interamente dedicato alla più antica delle scienze e alle sue applicazioni. Da non perdere l’esperimento con gli specchi ustori simili a quelli usati da Archimede per incendiare, dalle mura della sua Siracusa assediata dai Romani, le navi nemiche.
Aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00. Biglietto intero € 6, ridotto € 4.

Museo di Storia Naturale

Con dieci milioni di esemplari e con oltre quattro secoli di storia, è il più importante museo naturalistico italiano, nonché uno dei più antichi e importanti a livello internazionale. Si snoda su molteplici luoghi espositivi della città.
Biglietto intero € 6, ridotto € 3 (prezzi validi per tutte le sezioni). Per gli orari delle singole sezioni (di seguito nel dettaglio) si rimanda a www.msn.unifi.it/.

Orto Botanico

Via Micheli 3, tel. 055 2757402.
Raccoglie collezioni vegetali da tutto il mondo, con alcune piante ultracentenarie come le Cicadee e le Palme, altre recentemente create e ampliate come quelle alimentari, le carnivore e le acquatiche. Imperdibili l’Amorphophallus titanum, l’infiorescenza più grande che si conosca in natura, la gigantesca sughera di oltre duecento anni e il tasso piantato dal Micheli ai primi del Settecento.

Sezione di Botanica

Via La Pira 4, tel. 055 2757462.
Raccoglie modelli vegetali in cera e quadri medicei di natura morta. Ricevette il suo massimo impulso nel 1842 con la fondazione dell’Erbario Centrale Italiano, allora come oggi ricchissimo di campioni essiccati di piante. Oggi custodisce più di quattro milioni di reperti.

Sezione di Geologia e Paleontologia

Via La Pira 4, tel. 055 2757536.
Vi è esposta la ricca raccolta di vertebrati della Toscana, ma anche molte forme di invertebrati e piante che hanno popolato la Terra nelle varie ere geologiche. Da vedere assolutamente l’Oreopithecus bambolii, primate miocenico della Maremma oggetto di ricerche scientifiche internazionali, e il grande proboscidato del Valdarno superiore, conosciuto dai bambini come l’elefante Pietro.

Sezione di Antropologia e Etnologia

Via del Proconsolo 12, tel. 055 2396449.
Il Museo raccoglie manufatti dell’arte e dell’artigianato dei popoli nativi di diverse regioni dell’Africa, dell’Asia, delle Americhe e dell’Oceania che, tra la seconda metà dell’800 e i primi anni del ‘900, furono meta di grandi viaggiatori. Da non perdere la canoa dei cacciatori di teste delle isole Salomone, un’imbarcazione intarsiata di madreperla, trovata da Arthur Scheidel nel 1904.

Sezione di Zoologia “La Specola”

Via Romana 17, tel. 055 2288251.
Trentacinque sale per più di cinquemila esemplari tra rettili, pesci, uccelli, farfalle, animali esotici. Di grande valore scientifico e scenografico il suggestivo Salone degli Scheletri. Di grande impatto l’ippopotamo in esposizione, che si dice essere lo stesso che nel ‘700 andava a zonzo nel Giardino di Boboli.

Mineralogia e Litologia

Via La Pira 4, tel. 055 2757537.
Una raccolta di quasi 50.000 esemplari che lascia a bocca aperta. Di grande rilievo gli oggetti della collezione medicea di pietre lavorate e la collezione di minerali dell’isola d’Elba, con le famose tormaline e gli enormi blocchi di granito detti i “quattro evangelisti”.

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