Quanto sentiamo il nome Versilia pensiamo immediatamente a lunghe spiagge, mare calmo e pulito e locali alla moda. Questo angolo di Toscana in realtà offre molto di più: incastonata tra il Tirreno e i dolci rilievi delle Alpi Apuane, la Versilia regala splendidi scorci naturali in tutte le stagioni, compreso l’autunno.
Chiusi gli ombrelloni e messe da parte le serate della movida, la Versilia trova il suo centro nevralgico nello storico borgo di Pietrasanta, da molti anni scelto come buen ritiro di artisti, galleristi e amanti della bellezza. Questo ha permesso di creare un meraviglioso affiancamento tra le vestigia della città medicea, tra cui il Duomo citato anche da Giosuè Carducci, e una scena artistica vivace, che non manca di incantare con mostre, nuove acquisizioni pubbliche ed eventi durante tutto l’arco dell’anno.
Ma ad attrarre verso Pietrasanta e la Versilia nei mesi più freddi non è solo la sua vita culturale, ma la bellezza delle sue campagne, dove ritrovare i ritmi della terra immersi in un luogo unico, in cui il blu del mare si alterna al verde e giallo della campagna e al bianco delle cave di marmo.
Fuga autunnale in Versilia
Pietrasanta dista circa un’ora e mezza da Firenze, sia in auto che in treno, rendendola una meta perfetta per la fuga di un weekend dalla città. Durante la cosiddetta “bassa stagione” la Versilia smette i panni di Mecca della vita notturna di lusso e rallenta i suoi ritmi, tornando a essere un luogo di relax e pace assoluta, adatto a chiunque cerchi una pausa romantica dai ritmi forsennati del lavoro.
I colori della campagna versiliese si tingono dei toni caldi del foliage, interrotti solo dal bianco delle cave di marmo di Carrara, facilmente confondibile con la neve. Il clima mite dato dalla vicinanza con il mare permette una biodiversità unica, dove il pino marittimo cresce insieme agli ulivi e ai cipressi, tipici della campagna toscana.
Durante questo periodo dell’anno l’olio e il vino sono i protagonisti della stagione, con la raccolta e la produzione di due eccellenze della Toscana. Tutta la zona è attraversata dalla Strada del Vino e dell’Olio di Lucca, Montecarlo e Versilia, che durante l’autunno si anima di feste, sagre e degustazioni per celebrare due capisaldi della gastronomia regionale.
Sempre parlando di strade, Pietrasanta e la Versilia sono tappe dell’antica Via Francigena, uno dei percorsi più amati del trekking sia in bicicletta che a piedi. La tappa 26 parte da Massa e arriva a toccare Pietrasanta, per poi salire sulle colline che fanno da sfondo al borgo e arrivare a Camaiore e all’antica Badia. Durante le belle giornate questa soluzione è la più suggestiva per godere del colori autunnali, con lo sfondo del mare in lontananza.
Relax a chilometro zero
Le strutture ricettive che operano fuori dall’affollata stagione estiva sono ridotte, lasciando spazio a quegli agriturismi che hanno fatto del recupero delle tradizioni contadine la loro missione. Tra questi il Paradis Agricole di Pietrasanta, inaugurato nel giugno del 2022 dopo un lunghissimo e attento lavoro di restauro del grande cascinale centrale e dei terreni circostanti, dai quali il relais ricava oltre il 90% dei prodotti che gli ospiti trovano sulla grande tavola in legno che domina la sala da pranzo.
Paradis Agricole ha scelto di restare aperto tutto l’anno, in controtendenza rispetto alla vocazione estiva della zona. La proposta visionaria dei proprietari Alain Cirelli e Laurent Flechet si concretizza in nove camere dove lusso e calore rurale si uniscono, tra marmo, ferro battuto e bozzetti in gesso di grandi artisti locali. Gli ospiti si trovano immersi nella natura, circondati da 900 piante di olivo e 150 cipressi, oltre alle serre e ai campi dove si coltivano frutta e verdura destinate alla vendita al dettaglio e alle cucine del casale.
All’esperienza agreste si unisce il gusto per il relax, grazie alla scenografica piscina riscaldata e alla sauna con vista sulle Alpi Apuane. Lo splendido parco, arricchito da un laghetto su cui si affacciano le opere di Niccola Giannoni, già collaboratore di Botero e Mitoraj, è un’oasi di pace, che in autunno si arricchisce di tutti i colori caldi della vegetazione, in netto contrasto con il bianco delle sculture in marmo.
Un vero inno alla tranquillità della campagna, con la possibilità di raccogliere frutta e verdura insieme al personale della struttura, conoscere gli animali della tenuta e partecipare agli showcooking tenuti nella cucina a vista e gustare l’olio prodotto dal relais, insieme alle ricette realizzate con materie prime di stagione, fedeli alla tradizione povera della cucina toscana.
Pietrasanta, la piccola Atene
Pietrasanta è conosciuta sin dall’antichità con il nome di “piccola Atene” grazie all’attrattiva che le sue cave di marmo hanno esercitato su artisti di ogni epoca. La tradizione è proseguita fino ai giorni nostri, affiancando al marmo il bronzo, con la nascita di molte fonderie specializzate nella produzione artistica.
Pietrasanta è diventata così una delle mete più amate dai grandi scultori contemporanei: qui hanno vissuto e lavorato Pablo Picasso, Botero, Mirò, Arnaldo Pomodoro e Igor Mitoraj, solo per citarne alcuni. Le tracce del loro passaggio sono disseminate per le strade, le piazze e i parchi del borgo, trasformando Pietrasanta in un vero museo a cielo aperto. Non bastasse questo, la cittadina raccoglie un numero impressionante di gallerie d’arte, circa una ogni 1200 abitanti.
L’arte in cucina
Non solo opere pubbliche e spazi espositivi: qui la bellezza si respira anche entrando nei ristoranti, unendo l’arte della tavola con quella della scultura. Così, varcando la porta del ristorante Paradis in Piazza Crispi, nel cuore di Pietrasanta, ci si trova immersi in un vero compendio di bozzetti, le sculture in gesso usate come riferimento per l’opera finale e collezionate nel corso degli anni dai proprietari. Queste piccole sculture sono parte fondamentale della realizzazione di opere in marmo e bronzo, tanto da meritare un museo tutto loro nell’ex convento di S. Agostino.
All’interno di questa suggestiva cornice lo chef Jonni Bertolaccini realizza le sue creazioni con ciò che i terreni dell’agriturismo offrono in base alla stagione. Il menù nasce come incontro tra la tradizione della cucina toscana, le sue materie prime e la creatività ed esperienza dello chef e del proprietario Alain Cirelli, che ha scelto la tranquillità della vita versiliese dopo una lunga carriera dietro i fornelli dei più blasonati ristoranti stellati di Parigi. Come dargli torto.