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Cai Guo-Qiang, Leonardo, Abramović: le mostre dell’autunno a Firenze

Cai Guo-Qiang agli Uffizi
Cai Guo-Qiang, Study for Uffizi: Venus No. 1, 2018, Polvere da sparo su tela (Photo by Yvonne Zhao, courtesy Cai Studio)

Un autunno ricco di mostre quello di Firenze. Se l’attenzione di pubblico e stampa è concentrata sulla monografica dedicata a Marina Abramović, sono tante le novità anche al Museo Novecento. Imperdibile poi le mostre di Cai Guo-Qiang e Leonardo alle Gallerie degli Uffizi.

Scoprite tutto nel nostro #Spiegonemostre dell’autunno, con tutti gli eventi in programma fino a dicembre, a Firenze e non solo.

Dicembre: le mostre in corso

D’odio e d’amore. Giorgio Vasari e gli artisti a Bologna (prorogata fino al 6 gennaio 2019)

Una mostra dal taglio inedito che, attraverso una significativa selezione di disegni e dipinti, affronta l’atteggiamento di  Vasari nei confronti degli artisti bolognesi. Con qualche inedita attribuzione e alcuni piccoli capolavori difficilmente visibili. Da non perdere.

D’odio e d’amore. Giorgio Vasari e gli artisti a Bologna (Sala Edoardo Detti del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi, 9 ottobre – 2 dicembre 2018. Per maggiori informazioni: www.uffizi.it).

Solo. Pietro Manzoni (fino al 13 dicembre)

È dedicata a Piero Manzoni (1933 – 1963) la seconda mostra del ciclo espositivo Solo, ideato dal direttore artistico del Museo Novecento Sergio Risaliti per offrire un breve ritratto di alcuni grandi maestri del Novecento.  Il focus permette di scoprire un artista fuori dalle tradizioni, che sin dal 1959 concepì opere che sfuggono a qualsiasi categoria tradizionale (pittorica o scultorea).

Solo. Piero Manzoni (Museo Novecento, 18 settembre – 13 dicembre 2018. Per maggiori informazioni: www.museonovecento.it).

The wall. Altri Spazi (fino al 13 dicembre)

Tra i format che ritornano al Museo Novecento c’è anche il secondo appuntamento con The Wall,  che propone la sintesi e l’elaborazione visiva tipica dell’infografica e offre allo spettatore uno schema figurato, ricco di informazioni e di suggestioni tra loro interconnesse, sviluppato graficamente lungo una delle pareti del Museo. Altri spazi è il titolo scelto dall’artista-docente Robert Pettena per il progetto espositivo dedicato alla rivalutazione di via Palazzuolo. Parallela a Borgo Ognissanti e via della Scala, piena di piccole realtà che vanno dalle attività artigianali agli esercizi pubblici, è stata recentemente scenario di frequenti episodi di microcriminalità. Con il tempo la via si è gradualmente svuotata, per lasciare il posto a nuove attività prevalentemente gestite da extracomunitari.

The wall. Altri Spazi (Museo Novecento, 18 settembre 2018 – 13 dicembre 2018. Per maggiori informazioni: www.museonovecento.it).

Paradigma. Il Tavolo dell’architetto – Benedetta Tagliabue (fino al 13 dicembre)

Prosegue fino al 13 dicembre  anche il terzo appuntamento con Paradigma – Il tavolo dell’architetto progetto periodico dedicato di volta in volta a un architetto chiamato a raccontarsi al pubblico attraverso immagini, disegni, progetti o modellini allestiti canonicamente su un tavolo di lavoro. Dopo Mario Cucinella e Gianluca Peluffo, arrivano al Museo Novecento i progetti di Benedetta Tagliabue, progettista milanese di stanza in Spagna e direttore dello studio EMBT e della Fondazione Enric Miralles. Suoi i progetti del Parlamento scozzese di Edimburgo, del nuovo mercato di Santa Caterina a Barcellona e il Padiglione spagnolo dell’Expo 2010 di Shanghai.

Paradigma. Il Tavolo dell’architetto – Benedetta Tagliabue (Museo Novecento, 18 settembre – 13 dicembre 2018. Per maggiori informazioni: www.museonovecento.it).

Making time – Slater Bradley, Park Chan-kyong e Grazia Toderi (fino al 15 dicembre)

Suddiviso in tre mostre autonome, il progetto Making time si sviluppa nei tre differenti ambienti degli spazi fiorentini della Galleria Poggiali. Ciascuna delle mostre è dedicata a un artista ed è costituita da media eterogenei con fotografie, video, collage, video installazioni, disegni e interventi pittorici di cicli differenti usualmente non fruibili nei musei italiani che si mescolano con le nuove produzioni esposte ora in anteprima assoluta al pubblico europeo.

Making time – Slater Bradley, Park Chan-kyong e Grazia Toderi (Galleria Poggiali, 29 settembre – 15 dicembre 2018, dal martedì al sabato con orario 9.00-13.00 e 15.00-19.00. Ingresso gratuito. Per maggiori informazioni: www.galleriapoggiali.com).

Sofìa Gandarias (fino al 20 dicembre)

La suggestiva cripta della Basilica di San Miniato al Monte ospita per la prima volta nella sua millenaria storia un evento artistico contemporaneo. Al suo interno per quasi due mesi sarà possibile ammirare le opere dell’artista basca Sofìa Gandarias (1951-2016). Tra queste ilTrittico Guernica, che la Gandarias ha dedicato alla sua città natale e i cinque suggestivi bozzetti che rappresentano la violenza e la guerra vissuta attraverso il dramma dei colori, le immagini insolite delle donne e l’orologio sulla facciata della chiesa che segna il momento dell’attentato, riportano il visitatore al terribile attacco aereo che distrusse la città basca il 26 aprile 1937.

“Gernika” di Sofìa Gandarias (Basilica di San Miniato al Monte, 20 ottobre – 20 dicembre).

Tracce 2018 (fino al 31 dicembre)

Fino a fine anno, alla Galleria del Costume a Palazzo Pitti sarà possibile Lasciarsi guidare dalla moda in un percorso che accosta pitture e sculture provenienti dalla collezione della Galleria di Arte Moderna con abiti e accessori prevalentemente di pret-à-porter.

Tracce 2018. Lasciarsi guidare dalla Moda (Palazzo Pitti, Galleria del costume, 17 luglio – 31 dicembre 2018. Per maggiori informazioni: www.uffizi.it).

Conviti e banchetti (fino al 6 gennaio 2019)

I piaceri della vista e del palato con la mostra al Museo Stibbert. Esposte le straordinarie invenzioni che gli scenografi e gli architetti hanno creato dal Rinascimento all’Ottocento per i momenti conviviali delle famiglie principesche. Un momento di condivisione, certo, ma anche di fasto e di esibizione della propria ricchezza attraverso realistiche ricostruzioni delle apparecchiature del passato. In un percorso storico che rispecchia i cambiamenti negli oggetti e nell’evoluzione dell’arte culinaria, spesso specchio dei fenomeni sociali e culturali contemporanei.

Conviti e banchetti. L’arte di imbandire le mense (Museo Stibbert, 30 marzo 2018 – 6 gennaio 2019. Per maggiori informazioni: www.museostibbert.it).

L’arte di donare (fino al 6 gennaio 2019)

Negli ultimi anni le collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Firenze si sono arricchite grazie ad acquisti, donazioni e cessioni. Centoventisei di quei reperti, di varia natura e cronologia, dagli inizi dell’antico Egitto al Tardo Medioevo italiano, dalla civiltà dei faraoni a quelle greca, etrusca, romana e oltre, sono ora esposte nelle sale del museo. In un percorso arricchito da due moderne ricostruzioni di una imbarcazione e di uno strumento musicale dell’antica Grecia.Un’ottima occasione anche per vedere il nuovo allestimento delle sale dedicate al Vaso François, al Sarcofago delle Amazzoni e ai bronzetti greco-romani delle collezioni mediceo-lorenesi del museo.

L’Arte di donare. Nuove acquisizioni del Museo Archeologico Nazionale (Museo Archeologico Nazionale, 10 marzo 2018 –6 gennaio 2019. Per maggiori informazioni: www.archeotoscana.beniculturali.it).

Natus (fino al 7 gennaio 2019)

Fino al 7 gennaio 2019 nel Salone di Donatello della Basilica di San Lorenzo la scultura di Ugo Riva e la poesia di Davide Riondino daranno voce al tema della maternità attraverso ventidue terrecotte policrome, bronzi e due grandi disegni dello scultore bergamasco animati dai versi del poeta.

Natus (Basilica di San Lorenzo, fino al 7 gennaio 2019. Per maggiori informazioni: www.operamedicealaurenziana.org).

Voci di donne (fino all’11 gennaio 2019)

Allestita nelle sale espositive della Biblioteca Medicea Laurenziana la mostra vuole presentare al pubblico un tema poco esplorato: la presenza  nelle raccolte laurenziane di testi legati al mondo femminile e dove la donna appare sia come artefice di opere, ma anche come soggetto, a diversi livelli, dell’opera presentata.

L’aver esteso la ricerca anche ai fondi manoscritti setto-ottocenteschi ha permesso di evidenziare codici e un cospicuo numero di lettere poco o per niente studiati, e nella quasi totalità mai esposti prima. I 66 manoscritti restituiscono i ritratti di figure femminili vissute tra il VII-VI secolo a.C. ai primi decenni del XX secolo. Vi sono donne che hanno avuto ruoli di rilevanza pubblica e quindi ben note, sia italiane, che straniere, ma anche sconosciute monache che lavorarono come copiste nei conventi fiorentini.

Alla fine del percorso espositivo, un touch screen permette di approfondire le biografie e visualizzare i ritratti, ove sia stato possibile reperirli, di alcune delle figure di cui sono esposte le opere.

Voci di donne. L’universo femminile nelle raccolte laurenziane (Biblioteca Medicea Laurenziana, 2 ottobre 2018 – 11 gennaio 2019. Per maggiori informazioni: www.bmlonline.it).

Viaggio nella pittura di Primo Conti (fino al 13 gennaio 2019)

La prima delle tre mostre che Firenze dedica a Primo Conti nel trentesimo anniversario della scomparsa ripercorre, secondo un percorso cronologico, le tappe del suo percorso artistico e confrontare la sua produzione con quella di maestri, amici e compagni di strada quali Carlo Carrà, Filippo de Pisis, Umberto Boccioni e Pablo Picasso. Non solo. A Villa Bardini sono riuniti per la prima volta i tre capolavori del 1924 ispirati dalla donna cinese conosciuta in gioventù: Liung-Yuk (proveniente dalla Galleria d’Arte Moderna Palazzo Pitti), Siao Tai Tai (La Cinese), proveniente dalla Galleria comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, e La Borghese di Canton che proviene da una collezione privata.

Fanfare e silenzi. Viaggio nella pittura di Primo Conti  (Villa Bardini, 4 ottobre – 13 gennaio. Visite guidate gratuite con biglietto mostra: il sabato e la domenica ore 16.30 e 17.30; prenotazione obbligatoria tramite il link

Primo Conti gli anni del futurismo (fino al 13 gennaio 2019)

Le iniziative in ricordo di Primo Conti proseguono a Fiesole con un approfondimento sulla stagione del futurismo e sulla partecipazione alla rivista “L’Italia futurista”. Anche in questo caso, le opere dialogano con vari artisti fra cui Achille Lega, Ottone Rosai, Ardengo Soffici, Roberto Marcello Iras Baldessari, Lucio Venna e Emilio Notte.

Per l’occasione il Museo Primo Conti, generalmente aperto dal lunedì al venerdì (9-14 con ultimo ingresso consentito alle 13) ha previsto una serie di aperture straordinarie con visita guidata gratuita, previo acquisto del biglietto, e con prenotazione obbligatoria (segreteria@fondazioneprimoconti.org o tel 055.597095).

Primo Conti gli anni del futurismo (Fiesole, Fondazione Conti, 10 ottobre – 13 gennaio. per maggiori informazioni: www.fondazioneprimoconti.org).

Primo Conti, percorso nelle fotografie (fino al 13 gennaio 2019)

Infine, negli spazi della Sala del Basolato del Comune di Fiesole viene presentata una selezione di fotografie relative alla vita dell’artista. Una vera e propria biografia attraverso le immagini che raccontano dall’enfant prodige alla stagione del dopoguerra.

Primo Conti, percorso nelle fotografie (Sala del Basolato del Comune di Fiesole, 10 novembre al 13 gennaio. orario apertura mostra: da lunedì a venerdì ore 9-14. Ingresso gratuito).

L’acqua microscopio della natura (fino al 20 gennaio 2019)

Tra gli eventi più attesi dell’autunno va sicuramente annoverata l’esposizione del Codice Leicester di Leonardo da Vinci che arriva a Firenze per inaugurare le celebrazioni leonardiane che si svolgeranno in tutto il mondo nel 2019 in occasione dei 500 anni dalla morte di una delle figure-icona della storia dell’umanità. Il tema centrale dell’esposizione è l’acqua, elemento che affascina Leonardo. L’artista svolge indagini straordinariamente penetranti per comprenderne la natura, sfruttarne l’energia e controllarne i potenziali effetti rovinosi.

L’acqua microscopio della natura. Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci (Gallerie degli Uffizi, 30-ottobre 2018 – 20 gennaio 2019. Per maggiori informazioni: www.uffizi.it).

Marina Abramović. The cleaner (fino al 20 gennaio 2019)

Inaugurata tra non poche polemiche e qualche incidente, la prima grande mostra retrospettiva italiana dedicata a  Marina Abramović, una delle personalità più celebri e controverse dell’arte contemporanea. Indubbiamente tra gli imperdibili eventi di questo autunno a Firenze, la rassegna riunisce oltre cento opere dell’artista offrendo una panoramica sui suoi lavori più famosi, dagli anni Sessanta a oggi.

Marina Abramović. The cleaner (Palazzo Strozzi, 21 settembre – 20 gennaio 2019. Per maggiori informazioni: www.palazzostrozzi.org).

Rassegna video. Silence and rituals (fino al 24 gennaio 2019)

Nella Sala Cinema del Museo Novecento secondo appuntamento con la rassegna video ideata da Beatrice Bulgari per In Between Art Film. Attraverso il lavoro di dodici artisti internazionali si vuole dimostrare quella magica sospensione di suono e di tempo che spesso precede e accompagna le cerimonie e i riti sia laici che religiosi. Il silenzio, fisico e mentale, è dunque la meditativa colonna sonora di tutte le opere presentate in questo progetto.

Gli artisti selezionati sono: Sigalit Landau, Masbedo, Hans Op de Beeck, Adrian Paci, Vanessa Beecroft, Regina José Galindo, Janis Rafa, Mircea Cantor e Democracia.

Rassegna video. Silence and rituals (Museo Novecento, 18 settembre 2018 – 24 gennaio 2019. Per maggiori informazioni: www.museonovecento.it).

Qui. Paolo Masi (prorogata fino al 31 gennaio)

A Le Murate. Progetti Arte Contemporanea un progetto site specific, che l’artista fiorentino ha voluto dedicare a questo luogo unico, spazio della memoria, della prigionia, della reclusione volontaria ma anche coatta. In mostra dodici opere monumentali appositamente pensate e concepite per dialogare con gli ambienti e la storia del complesso monumentale spingendo a una riflessione sul concetto di reclusione e meditazione.

Le opere – che l’artista ha concepito utilizzando materiali volutamente “duri” come chiodi o lana d’acciaio oppure graffiando e “segnando” le pareti del complesso – tradiscono interventi sia di matrice cromatica che di origine materica, in coerenza con il percorso artistico lungo e strutturato che ha caratterizzato l’intera produzione dell’artista.

Qui. Paolo Masi (Le Murate. Progetti Arte Contemporanea, 14 settembre – 3 novembre 2018.

Like sugar in milk (fino al 31 gennaio 2019)

Presso la fsmgallery, lo spazio espositivo della Fondazione Studio Marangoni, in via San Zanobi 19r, un viaggio fotografico in 30 scatti per documentare preziosi momenti delle comunità etnico-religiosa parsi di Mumbai. Una comunità che sta lentamente scomparendo e che Il fotografo italo-albanese Majlend Bramo vuole ricordare con i ritratti realizzati tra il 2014 e il 2018.

Like sugar in milk è uno degli eventi speciali della XVIII edizione del River to River Florence Indian Film Festival, l’unico festival in Italia interamente dedicato alla cinematografia indiana.

Like sugar in milk (fsmgallery, 6 dicembre 2018 – 31 gennaio 2019. Dal lunedì al sabato con orario 15-19, o su appuntamento allo 055 481106. Per informazioni info@studiomarangoni.it. La galleria resterà chiusa per vacanze natalizie dal 22 dicembre al 6 gennaio compresi).

Il Sessantotto in Italia fra realtà e utopie (fino al 9 febbraio 2019)

1968-2018: per il cinquantenario del Sessantotto, la Biblioteca Nazionale Centrale ha pensato a una mostra che, attraverso i quotidiani, le riviste, gli opuscoli e i libri presenti nelle sue raccolte, offre un’immagine variegata dei molteplici aspetti di un anno passato alla storia con le sue contraddizioni, le sue speranze, i suoi successi e i suoi fallimenti.

E tutto sembrava possibile: il Sessantotto in Italia fra realtà e utopie (Biblioteca Nazionale centrale, 8 novembre-9 febbraio 2019. Dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00, sabato dalle 10.00 alle 13.00. Per maggiori informazioni: www.bncf.firenze.sbn.it).

Cai Guo-Qiang (fino al 17 febbraio 2019)

Interessante monografica dell’artista Cai Guo-Qiang agli Uffizi. Esposte circa sessanta opere tra dipinti di varie dimensioni realizzati con polvere da sparo e bozzetti che illustrano il processo creativo dell’artista. Un evento che permette di riscoprire la tecnica pittorica di Cai, raffinata e complessa, nelle sui scambi con la Natura e i grandi maestri del Rinascimento. L’artista usa i fiori come mezzo per esprimere oggi lo spirito del Rinascimento – il desiderio e i piaceri, la connessione con la natura, il risveglio dell’umanità e della percezione del corpo.

Non a caso il progetto Flora Commedia nasce dalla visita di Cai Guo-Qiang a Firenze nel 2017. Il giardino di Boboli dell’antica famiglia Medici, Palazzo Pitti, il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi sono altrettante occasioni di ispirazione.

Flora Commedia: Cai Guo-Qiang agli Uffizi (Galleria delle statue e delle pitture degli Uffizi, 20 Novembre 2018 – 17 Febbraio 2019. Per maggiori informazioni: www.uffizi.it).

Banksy. This is not a photo opportunity (fino al 24 febbraio 2019)

Nessuno lo ha mai visto, nessuno conosce il suo viso, non esistono foto che lo mostrino: eppure Banksy esiste in maniera dirompente attraverso le sue opere di inaudita potenza etica, evocativa e mediatica. Originario di Bristol, genericamente inquadrato nei confini della Street Art, rappresenta il più grande caso di popolarità per un artista vivente dai tempi di Andy Warhol.

Fino al 24 febbraio 2019 a Palazzo Medici Riccardi si potranno ammirare le sue immagini più celebri, quelle che si sono guadagnate altissima popolarità attraverso la condivisione sui social media. Tra queste la serigrafia che raffigura una delle sue immagini più famose, quella della bambina con un palloncino rosso in mano (Balloon Girl)

BANKSY This is not a photo opportunity (Palazzo Medici Riccardi, 19 ottobre 2018 – 24 gennaio 2019. Per maggiori informazioni: www.palazzomediciriccardi.it).

Giacomo Zaganelli (fino al 24 febbraio 2019)

Se vi recate agli Uffizi, presso la sala 56 potete vedere fino al 14 ottobre tre video di Giacomo Zaganelli: “Illusion“, “Everywhere but nowhere” e “Uffizi Oggi“. L’artista fiorentino, con all’attivo esperienze di carattere internazionale, sviluppa una riflessione sull’identità del turismo attuale e in particolare sulla consuetudine a filtrare l’osservazione dell’opera d’arte (e non solo) attraverso l’obiettivo di smartphone, telecamere, macchine fotografiche.

Giacomo Zaganelli. Grand Tourismo (Galleria delle statue e delle pitture degli Uffizi, sala 56, 31 luglio 2018 – 24 febbraio 2019. Per maggiori informazioni: www.uffizi.it).

Francesco Carone, Ciclope (fino al 28 febbraio 2019)

Nuovo appuntamento autunnale al Museo Novecento con il ciclo Campo Aperto. La mostra personale Ciclope di Francesco Carone che presenta, tra il primo e il secondo piano del museo, una serie di opere inedite appositamente realizzate. Segnaliamo in particolare l’opera site–specific che dà il titolo alla mostra.

Divisa in due sale, risulta un unico lavoro. Nella prima stanza è collocata una testa in marmo, un ciclope appunto, il cui unico occhio è attraversato da un tubo di ottone all’interno del quale lo spettatore è invitato a guardare. Il tubo-cannocchiale parte dalla testa, sfonda la parete divisoria e finisce nella stanza adiacente, concentrando lo sguardo sul dipinto Tempesta, che si trova appeso nella sala interdetta al pubblico.

La tela non è stata dipinta da Francesco Carone, l’artista l’ha preparata e poi affidata ad altri artisti, tutti pittori, che l’hanno ridipinta con innumerevoli strati successivi. Il quadro, iniziato nel 2013, è quindi un’opera aperta e in progress e non avrà mai termine, finché altri artisti saranno convocati a continuare questo processo, che è di creazione e di cancellazione al tempo stesso. Sul dipinto sono già intervenuti Eugenia Vanni, Luca Bertolo, Paolo Parisi, Luca Pancrazzi, Marco Neri, Maria Morganti e Alessandro Sarra.

Anche durante la mostra fiorentina il quadro subirà questo processo di trasformazione. In questa occasione sarà Riccardo Guarneri (Firenze, 1933) a intervenire sulla superficie, offrendo allo spettatore la possibilità di osservare dal vivo il processo creativo nel suo realizzarsi.

Francesco Carone, Ciclope(Museo Novecento, 16 novembre 2018 – 28 febbraio 2019. Per maggiori informazioni: www.museonovecento.it).

Gianni Caravaggio. Iniziare un tempo II (fino al 28 febbraio 2019)

Il terzo appuntamento del ciclo Duel  ha per protagonista Gianni Caravaggio che si confronta non con le collezioni permanenti del museo, ma con un’opera esposta nel progetto attualmente in corso Solo. Piero Manzoni (fino al 13 dicembre 2018).

Caravaggio “preleva” e “riattualizza” la Base magica di Manzoni (1961) grazie alla quale qualunque persona, o oggetto, può essere trasformata in opera d’arte e lo fa dialogare con Giocami e giocami di nuovo (1996), un’opera dove lo spettatore può “giocare” – sedendosi su quattro strati di tessuto dalla forma orbitale tinti di un azzurro diverso – una sorta di partita a dadi, dove con un bicchiere di base ovoidale lancia piccole sculture in bronzo che rimandano ai cinque continenti, forme plasmate direttamente dalla mano dell’artista-demiurgo.

Ma non si limita a questo. La mostra prosegue quasi come un’antologica con opere-simbolo cariche di denominatori comuni tra l’arte di Caravaggio e la ricerca di Manzoni, entrambi esploratori di “mondi nuovi”, entrambi sperimentatori di materiali eterogenei tra classicità, quotidianità e contemporaneità.

Gianni Caravaggio. Iniziare un tempo II (Museo Novecento, 16 novembre 2018 – 28 febbraio 2019. Per maggiori informazioni: www.museonovecento.it).

Fragili tesori dei principi (fino al 10 marzo 2019)

Porcellane, ma anche dipinti, sculture commessi in pietra dura, cere, avori, cristalli, arazzi, arredi e incisioni al centro della mostra che il Tesoro dei granduchi dedica alla nascita della fiorentina manifattura Ginori e ai suoi rapporti con l’opificio viennese.

Tra le curiosità indagate in mostra anche la creazione di nuovi oggetti e di vasellame pensati appositamente per degustare la cioccolata e il caffè, da poco scoperti alla corte dei Medici e gustati in raffinati oggetti di porcellana.

Fragili tesori dei principi. Le vie della porcellana tra Vienna e Firenze (Tesoro dei granduchi, 13 novembre 2018 – 10 marzo 2019. Per maggiori informazioni: www.uffizi.it).

Intorno al Ratto di Polissena (fino al 10 marzo 2019)

La nuova acquisizione del bozzetto di Pio Fedi per il monumentale Ratto di Polissena oggi nella Loggia dei Lanzi rappresenta un’occasione per documentare le vaste ricerche condotte dagli artisti sui testi classici anche nel periodo di Firenze Capitale e permette inoltre di fare conoscere anche altre opere di Pio Fedi già conservate nelle raccolte delle Gallerie degli Uffizi.

L’opera risale infatti al maggio 1865. In quella data lo scultore fiorentino decise di svelare al pubblico il suo colossale gruppo in marmo aprendo le porte del suo atelier in via de’ Serragli. L’opera poteva essere ammirata solamente durante le ore serali e veniva esposta illuminata con la sola fioca luce delle candele. Al suo fianco i bozzetti preparatori in terracotta e in gesso illustravano l’iter del processo ideativo e creativo del capolavoro.

La mostra si propone di rievocare quel suggestivo allestimento voluto dall’artista: così, nel raccolto e raffinato ambiente della Sala del Camino, a far da cornice al modello di recente acquisizione, saranno esposti altri cinque suoi bozzetti in argilla, quale testimonianza di una fase esecutiva ancora embrionale, ovvero la “nascita dell’idea”, sulla via della realizzazione finale in marmo, corrispondente alla “resurrezione della scultura”, oltre ad alcuni disegni preparatori per il gruppo marmoreo.

Intorno al Ratto di Polissena. Pio Fedi scultore classico negli anni di Firenze Capitale (Gallerie degli Uffizi, Sala del Camino, 25 novembre 2018 – 10 marzo 2019. Per maggiori informazioni: www.uffizi.it).

L’Italia a Hollywood (fino al 10 marzo 2019)

Il contributo dell’Italia al mito di Hollywood negli anni della spinta degli Studios per la nuova industria cinematografica sono raccontati al Museo Ferragamo attraverso una mostra ricca di spunti. Non solo il fascino e il talento del “calzolaio dei sogni” , ma anche icone come Rodolfo Valentino, Enrico Caruso e Lina Cavalieri in un percorso che ricorda anche i personaggi meno noti degli anni Dieci del Novecento.

L’Italia a Hollywood (Museo Ferragamo, 24 maggio 2018 – 10 marzo 2019. Per maggiori informazioni: www.ferragamo.com).

Altre mostre in Toscana

La rondine a Lucca (fino al 6 gennaio 2019)

Al Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca, fino al 6 gennaio 2019 sarà esposta l’istallazione totale ispirata a Puccini realizzata da Alexey Morosov in collaborazione con lo scrittore e illustratore Nicolai Lilin e il compositore e musicista Federico De Robertis.

La rondine (Lucca, Palazzo delle esposizioni, 1° dicembre 2018 – 6 gennaio 2019. Dal martedì alla domenica, dalle 15,30 alle 19,30 Ingresso libero.

Li Chevalier Obscure clarté a Siena (fino al 6 gennaio 2019)

Figura di spicco tra le pittrici della sua generazione, assai attiva nel panorama artistico contemporaneo, Li Chevalier rende omaggio a Siena con una installazione monumentale e multimediale site specific: una “foresta” di strumenti a corda, violini, viole e violoncelli, “made in China” e allo stato grezzo, decorati con pennellate d’inchiostro, segni calligrafici e poesie composte appositamente per l’evento dal poeta senese padre Alfredo Scarciglia.

Li Chevalier Obscure clarté (Siena, Santa Maria della Scala, 1 giugno 2018 – 6 gennaio 2019. Per maggiori informazioni: www.santamariadellascala.com).

Piero della Francesca a Sansepolcro (fino al 6 gennaio 2019)

Il progetto, che si articola intorno al “De prospectiva pingendi”, il trattato composto da Piero della Francesca intorno al 1475, ha anche l’obiettivo di illustrare, attraverso riproduzioni di disegni, modelli prospettici, strumenti scientifici, plaquette e video, le ricerche matematiche applicate alla pittura e la conseguente eredità lasciata ad artisti come Leonardo da Vinci, Albrecht Dürer, Daniele Barbaro e ai teorici della prospettiva almeno fino alla metà del Cinquecento.

Piero della Francesca. La seduzione della prospettiva (Sansepolcro (Ar), Museo Civico Piero della Francesca, 25 marzo 2018 – 6 gennaio 2019. Per maggiori informazioni: www.museocivicosansepolcro.it).

Franco Zeffirelli a Pienza (fino al 6 gennaio 2019)

Per il cinquantesimo anniversario del celeberrimo film “Romeo & Giulietta“, diretto da Franco Zeffirelli e girato nella città di Pio II nel 1968, Pienza propone una selezione di foto di set e le foto di scena, messe a disposizione dalla Fondazione Zeffirelli. Le immagini saranno disposte nelle sale dove sono state scattate, in modo da far rivivere gli ambienti come se i personaggi del film si muovessero negli interni e li animassero di nuovo, offrendo al visitatore uno spaccato ancora più autentico della vita quotidiana del Rinascimento, così magistralmente ricostruita dal regista.

What is a youth? Romeo & Giulietta di Franco Zeffirelli (Pienza, Palazzo Piccolomini, 28 luglio 2018 – 6 gennaio 2019).

D’Annunzio, Puccini e Pascoli a Viareggio (fino al 31 gennaio 2019)

I tre grandi protagonisti della cultura internazionale tra Otto e Novecento al centro della mostra in corso a Villa Paolina a Viareggio. Le loro esperienze sono raccontate attraverso lettere, libri e fotografie che ne sottolineano affinità e differenze.

Magnifiche presenze. D’Annunzio, Puccini, Pascoli (Viareggio, Villa Paolina, 6 luglio 2018 – 31 gennaio 2019. Per maggiori informazioni: www.magnifichepresenze.it).

Il surrealismo dal Centre Pompidou a Pisa (fino al 17 febbraio)

In occasione del decennale anniversario della Fondazione Palazzo Blu di Pisa una mostra pensata in collaborazione con il Centre Pompidou di Parigi porta per la prima volta in Italia alcuni grandi capolavori della più importante collezione europea dedicata all’arte del Novecento.

Circa 150 le opere, tra capolavori pittorici, sculture, oggetti surrealisti, disegni, collage, installazioni e fotografie per illustrare la straordinaria avventura dell’avanguardia surrealista degli  anni intorno al 1929. Uno snodo cruciale per il gruppo di artisti che in quegli anni operava in quella Parigi fucina delle Avanguardie e capitale dello sviluppo artistico mondiale.

Da Magritte a Duchamp. 1929: il Grande Surrealismo dal Centre Pompidou (Pisa, Palazzo Blu, 11 ottobre 2018 – 17 febbraio 2019. Per maggiori informazioni: www.palazzoblu.it).

Le mostre di Ottobre e novembre

Fritz Koening. Retrospettiva (fino al 7 ottobre)

Prosegue fino al 7 ottobre la retrospettiva dedica a Fritz Koening (Würzburg, 20 giugno 1924 – Landshut, 22 febbraio 2017). Le sue sculture in piccole e grandi dimensioni possono essere ammirate sia alla Galleria delle statue e delle pitture degli Uffizi sia al Giardino di Boboli.

Fritz Koening. Retrospettiva (Galleria delle Statue e delle Pitture degli Uffizi e Giardino di Boboli, 21 giugno – 7 ottobre 2018. Per maggiori informazioni: www.uffizi.it).

Jose Dávila per il progetto Duel (fino al 11 ottobre)

C’è tempo fino all’11 ottobre per partecipare al secondo appuntamento con il ciclo Duel. Protagonista al Museo Novecento è Jose Dávila, alla sua prima personale in una istituzione italiana. Il progetto site specific dell’artista messicano dialoga con il dipinto Composizione C.F. 124, realizzato nel 1939 da Mario Radice, ma anche con la cappella sconsacrata al piano terreno dell’edificio.

Duel – Jose Dávila. Not all those who wander are lost (Museo Novecento,3 luglio – 11 ottobre 2018. Per maggiori informazioni: www.museonovecento.it).

A cavallo del tempo (fino al 14 ottobre)

C’è tempo fino al 14 ottobre anche per la mostra alla Limonaia del Giardino di Boboli dedicata a un’arte antichissima: quella del cavalcare. Lo stretto rapporto tra l’uomo e il cavallo è attestato sin dall’epoca preistorica e si ritrova nella mitologia, nella vita quotidiana, nello sport, nell’attività militare, nell’ambito funerario e rituale. Non solo. Il cavallo rappresenta per l’uomo un amico, ma anche un segno di prestigio sociale e un simbolo di potere politico. Come ci svela la mostra in corso, anche attraverso l’esposizione di oggetti rari e affascinanti.

A cavallo del tempo. L’arte di cavalcare dall’Antichità al Medioevo (Limonaia del Giardino di Boboli, 26 giugno – 14 ottobre 2018. Per maggiori informazioni: www.uffizi.it).

GONG. Eliseo Mattiacci (fino al 14 ottobre)

Si conclude il 14 ottobre  anche l’annuale appuntamento estivo al Forte Belvedere. Le opere di Eliseo Mattiacci, pioniere dell’avanguardia italiana della fine degli anni Sessanta, sono esposte sia all’esterno del Forte sia negli spazi della Palazzina, dove si trovano venti sculture e un’ottantina di disegni, testimonianza dell’attività grafica di Mattiacci in genere trascurata e per questo meno nota. La mostra prosegue al Museo Novecento dove viene presentata in anteprima la scultura Per Cornelia (1985) e il grande disegno Occhio del cielo (2005), a sancire una correlazione scientifica e progettuale tra gli spazi della Fortezza di San Giorgio e quelli all’interno delle Ex Leopoldine.

GONG. Eliseo Mattiacci al Forte di Belvedere (Forte Belvedere, 2 giugno – 14 ottobre 2018. Per maggiori informazioni: musefirenze.it/mostre/eliseomattiacci).

Scontri di carta e di spada (fino al 30 ottobre)

Nei decenni successivi all’Unità, e in controtendenza con quanto accade nel resto d’Europa, il ricorso al duello in Italia si intensifica e si diffonde, trovando legittimazione culturale e ampia eco mediatica. La mostra alla Biblioteca Umanistica racconta alcuni momenti di questa storia dimenticata, le sue leggi cavalleresche e i suoi codici d’onore  fino alla Grande Guerra e al ventennio fascista, fornendo a lungo alla nuova classe dirigente miti e riti identitari, che trovano frequente espressione in letteratura e teatro.

Scontri di carta e di spada. Il duello nell’Italia unita tra storia e letteratura (Biblioteca Umanistica, 26 settembre – 30 ottobre 2018, dal lunedì al venerdì con orario 9.00-19.00).  Per maggiori informazioni: www.sba.unifi.it).

Elia Volpi (fino al 30 ottobre)

Noto soprattutto come intraprendente collezionista e antiquario, Elia Volpi (1858-1938) è una personalità ancora tutta da scoprire, a cui Firenze deve molto. Sua l’intuizione di restaurare l’antico Palazzo Davanzati per trasformarlo in un museo privato dedicato a promuovere la conoscenza degli arredi e dello stile di un’abitazione fiorentina tra Medioevo e Rinascimento. La mostra in corso a Palazzo Davanzati svela un lato meno noto della sua personalità: quella di pittore, a cui si dedicò soprattutto durante gli anni giovanili.

Omaggio a Elia Volpi pittore (Palazzo Davanzati, 6 maggio – 5 agosto 2018. Per maggiori informazioni: www.bargellomusei.beniculturali.it).

Da Vinci Experience (fino al 4 novembre)

Visto il successo ottenuto, è stata prorogata fino al 4 novembre la mostra multimediale immersiva Da Vinci Experience. Lo spettatore che si recherà presso il complesso monumentale della ex-Chiesa di Santo Stefano a Ponte, a due passi da Ponte Vecchio, sarà condotto in un viaggio multisensoriale alla scoperta dell’universo artistico e umano del più grande genio del Rinascimento.

Da Vinci Experience (Ex-chiesa di Santo Stefano a Ponte, 12 maggio – 4 novembre 2018. Per maggiori informazioni: www.davinciexperience.it).

Firenze e l’islam (fino al 4 novembre)

Prosegue fino al 4 novembre la sezione della mostra Islam e Firenze ospitata nelle sale del Museo Nazionale del Bargello. Organizzata in quattro sezioniillustra altrettanti collezionisti che si sono distinti per il gusto e per la passione per l’arte islamica. Inoltre, nelle sale al pianterreno e in quelle al primo piano viene illustrato un periodo di ricerca, collezionismo e allestimento museale che ha caratterizzato Firenze di tra la seconda metà dell’Ottocento e l’inizio Novecento.

Islam e Firenze. Arte e collezionismo dai Medici al Novecento (Museo Nazionale del Bargello, 22 giugno – 4 novembre 2018. Per maggiori informazioni: www.bargellomusei.beniculturali.it).

Artiste Firenze 1900-1950 (fino al 18 novembre)

Organizzata nell’ambito del Festival L’eredità delle donne, la mostra promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze è dedicata alle artiste attive nella prima metà del ‘900 e al loro ruolo nella società del tempo, tra le difficoltà di ottenere credibilità e mercato pari agli uomini, la necessità di conciliare l’impegno creativo con le esigenze familiari, le possibilità offerte dall’associazionismo femminile di cui furono membri attivi.

Artiste Firenze 1900-1950 (Spazio Mostre Fondazione CR Firenze, Via Bufalini 6, 22 settembre – 18 novembre 2018. Orario: dal giovedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso gratuito).

Mountains. Secret Harmony of the Earth  (fino al 30 novembre)

Alla Fondazione Franco Zeffirelli la personale del pittore cinese Mao Jinhau che 25 opere eseguite con pennello e inchiostro su carta di riso fatta a mano, di varie dimensioni, dai fogli di piccolo formato a rotoli più imponenti, uno dei quali raggiunge ben undici metri di larghezza.

Maestose e intimiste, le creazioni di Jianhua danno forma alla segreta armonia della terra, alla musica delle montagne sacre, al suono primordiale dell’universo che nella tradizione cinese risuona attraverso il guqin, lo strumento musicale cinese dalla storia millenaria.

Mountains. Secret Harmony of the Earth (Fonzazione Franco Zeffirelli, 7-30 novembre 2018. Per maggiori informazioni: www.fondazionefrancozeffirelli.com).

Nel segno di Leonardo a Poppi (fino al 7 ottobre)

Il genio di Leonardo anche alle scuderie del Castello di Poppi in Casentino. Un evento che lascerà tutti con il fiato sospeso perché propone un approccio tutt’altro che convenzionale alla Tavola Doria, uno dei dipinti più celebri e ‘contesi’ dell’arte italiana del Cinquecento. Proiezioni HD di disegni leonardiani, una camera immersiva e l’utilizzo di ologrammi dei personaggi con il genio da Vinci a fare da guida nel percorso espositivo sono solo alcuni degli aspetti dell’esposizione.

Nel segno di Leonardo. La tavola Doria dagli Uffizi al Castello di Poppi (Poppi, Scuderie del castello, 7 luglio – 7 ottobre 2018. Per maggiori informazioni: 0575 520516 / info@castellodipoppi.it).

Pavimento del Duomo di Siena (fino al 28 ottobre)

Ancora fino al 28 ottobre si potrà ammirare lo splendido pavimento del Duomo di Siena grazie alla straordinaria scopertura. L’accesso al Duomo, salvo variazioni a causa di celebrazioni religiose, è consentito tutti i giorni dalle 10:30 alle 19:30 (i festivi dalle 9:30 alle 17:30). I biglietti vanno dagli 8 euro dell’intero ai 6 euro per gruppi e scolaresche. Gratuito per i bambini fino a 6 anni d’età, i residenti e i nati nel Comune di Siena, i giornalisti accreditati, i disabili con accompagnatore, i religiosi e gli studenti dell’Università di Siena e dell’Università per Stranieri.

In luce veniet. Il pavimento del Duomo splende di nuova luce (Siena – Duomo, 27 giugno – 31 luglio e 18 agosto – 28 ottobre 2018. Per info e prenotazioni: 0577 286 300; opasiena@operalaboratori.com; www.operaduomo.siena.it).

Musica per gli occhi a Siena (fino al 4 novembre)

L’innovativo progetto di Santa Maria della ScalaSiena che indaga, attraverso video installazioni e video clip  la  contaminazione tra la video arte e pop music, confermando la “rivoluzione” culturale  perseguita negli ultimi anni dal Museo senese attraverso l’indagine dei linguaggi contemporanei e della loro ibridazione.

Musica per gli occhi. Interferenze tra video, arte, musica pop viedoclip (Siena – Santa Maria della Scala, 10 agosto – 4 novembre 2018. Per info: www.santamariadellascala.com).

Oscar Ghiglia a Viareggio (fino al 5 novembre)

Al Centro Matteucci per l’Arte Moderna di Viareggio, in via Gabriele D’Annunzio 28, una mostra dedicata al livornese Oscar Ghiglia (1876-1945), abile pittore allievo di Giovanni Fattori. Esposti una quarantina di dipinti, comprese due tele di Amedeo Modigliani, di cui fu amico e maestro.

Oscar Ghiglia classico e moderno (Viareggio, Centro Matteucci per l’Arte Moderna, 6 luglio – 4 novembre 2018. Per maggiori informazioni: www.centromatteucciartemoderna.it).

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